LA STIRPE DELLA DONNA dell'Eden - di Simonetta Leopardi

Secondo le Scritture, una donna incinta chiuderà il ciclo della storia, conducendo l'umanità fuori dalla condizione di vita decaduta, in una natura rigenerata.
Ed era stata una donna incinta ad aprire il ciclo storico, con la prima nascita di figli geneticamente indeboliti, fuori dall'Eden. Laddove i corpi, per la perdita della perfezione del campo energetico integrato, si corrompevano e non permanevano, iniziava il tempo e la storia delle vicende umane.

La Bibbia stessa si apre e si chiude con questa donna. 
Il primo libro della Bibbia, la Genesi, contiene la promessa di Rigenerazione del patrimonio genetico originale della specie, fatta alla linea di discendenza della prima donna dell'Eden, al momento della caduta nella condizione di vita inferiore :

"Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa". (Genesi 3,15)  

E l'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, prospetta la visione del momento, in cui la luce eterea universale tornerà ad inondare una donna, dalla quale la stirpe dell'Eden riprenderà l'avvio, per la nascita di un figlio completamente rigenerato, secondo l'originaria potenza vitale. 

"Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna rivestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto." (Apocalisse 12) 

Il libro dell'Apocalisse, poi, si conclude, con la conferma che la promessa di Rigenerazione "della carne" si è compiuta e tutta la creazione, in questo modo, ha ritrovato la sua reintegrazione piena con le forze vitali divine originali. La malattia e la morte sono state sconfitte, perché la pienezza della "divinità", cioè della Potenza vitale della luce universale "abita", integra totalmente, il corpo umano rigenerato dell'antica Stirpe dell'Eden. Si realizza, così, alla fine dei tempi storici della caduta, compiutamente la visione cristiana del corpo come "santuario dello spirito" e "tabernacolo" della divinità :

"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra". 
"Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né dolore». (Apocalisse 21)


Per Giovanni Paolo II, "la partecipazione alla natura divina", (quando avverrà la cosiddetta "risurrezione della carne", o "redenzione del corpo", o rinascita "dall'alto", attesa dai cristiani), per l'essere umano "sarà non soltanto uno stato di perfetta spiritualizzazione, ma anche di fondamentale «divinizzazione» della sua umanità." (Giovanni Paolo II, Udienza Generale, 9 Dicembre 1981- La risurrezione realizzerà  perfettamente la persona)

[GPII: Questa nuova spiritualizzazione sarà quindi il comunicarsi della stessa divinità, a tutta la soggettività psicosomatica dell’uomo. L’uomo "storico", in seguito al peccato originale, sperimenta una molteplice imperfezione di questo sistema di forze. L’uomo "escatologico" sarà libero da quella "opposizione". Il corpo tornerà alla perfetta unità con lo spirito: l’uomo non sperimenterà più l’opposizione tra ciò che in lui è spirituale e ciò che è corporeo. La "spiritualizzazione" significa non soltanto che lo spirito dominerà il corpo, ma, direi, che esso permeerà pienamente il corpo, e che le forze dello spirito permeeranno le energie del corpo. È dunque una spiritualizzazione perfetta, che non significa tuttavia alcuna "disincarnazione". Si può trarne la conclusione che il grado della spiritualizzazione, proprio dell’uomo "escatologico", avrà la sua fonte nel grado della sua "divinizzazione".]

L'escatologia, in gergo teologico è la prospettiva futura dell'umanità. E la prospettiva futura  dell'umanità è, dunque, quella di riassumere su questa terra il corpo leggero e luminoso della specie umana originaria, detto biblicamente “corpo glorioso”, il quale manifesta tutte le caratteristiche superiori, date dalla completa integrazione della divina luce universale nel Dna.
Ed è la prospettiva di vivere su una terra riportata allo stato di "Pardes", il paradiso terrestre, il "mundus".

"Perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi." (Libro della Sapienza)

"Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza;  le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte." (Sapienza)

Ciò potrà avvenire, secondo le Scritture, all'avveramento della promessa biblica di Rigenerazione della Stirpe dell'Eden, poiché gli individui della stirpe della donna trasmettono la vibrazione vitale altissima divina alla moltitudine di quelli che la cercano, per sfuggire alla corruzione dei corpi e recuperare la vitalità perduta :

"Ti ho formato e stabilito come alleanza dei popoli e luce delle nazioni." (Isaia 42,6)

"Io formo la luce." (Isaia 45,7) "Per sottrarre l'anima sua dalla fossa e illuminarla con la luce dei viventi. (Giobbe 33,30)

"Cammineranno i popoli alla tua luce". (Isaia 60,3)
“affinché siano coeredi dello stesso corpo e partecipi della sua promessa” (Ef 3:6 LND)

"Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – oracolo del Signore -, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza." (Geremia 29:11)

"Affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione" (2 Pietro 1: 4)

Con questa rinnovata "partecipazione alla natura divina", la stirpe della prima donna dell'Eden torna, dunque, ad incarnare la divinità, e ad essere, quindi, la benedizione dei popoli e la prosperità della natura. 



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