BENEDETTO XVI CONTRO QUELLA TECNOLOGIA NAZISTA, che crea e sparge malattia, guerra e povertà - di Simonetta Leopardi
Dalla simbologia utilizzata nel complesso dei video musicali del Post (che milioni di persone ogni giorno nel mondo stanno imparando a riconoscere sempre meglio), si deduce, che il quadro emerso dalle prove documentali e dalle confessioni acquisite dagli inquirenti di Papa Ratzinger è stato ufficialmente presentato al direttivo.
E che il Pontefice universale a vita ha richiesto di promulgare il nuovo ordinamento giuridico, studiato per rigenerare le forze vive del popolo di Dio e liberare il mondo dall'oppressore internazionale, che domina nella Chiesa di Roma, poiché in essa è stata scoperta la catena di comando e l'organigramma dell'esercizio di un contropotere criminale, sovversivo delle istituzioni mondiali, che sta attuando un piano diabolico di assoggettamento dei popoli.
Dai tempi, in cui Joseph Ratzinger inquadrava nella fenomenologia anticristica le strutture di governo internazionale e i loro piani per il "Nuovo Ordine Mondiale", il suo lavoro è giunto, oggi, a trovare le prove che, mediante l'uso di tecnologia, che modifica il codice genetico di organismi e batteri e condiziona le frequenze elettriche dell'ambiente, del cervello e degli altri organi umani, vengono sparse malattie, calamità e guerre dalla Cupola romana e da organizzazioni internazionali collegate, al fine di imporre un sistema globale di sfruttamento e di morte, di evoluzione nazista a stampo sanitario, anziché razziale.
D'altra parte, Benedetto XVI, nel settembre scorso, aveva già manifestato ufficialmente e molto chiaramente - in Simposio con i suoi allievi e totalmente ignorato dall'informazione pubblica - la sua scioccante analisi dei fatti del nostro tempo: è in atto lo scontro nella chiesa e nella società tra il bene e il male e le lobby pedofile e mafiose capeggiano la devastazione.
Papa Benedetto XVI aveva, poi, anche inaugurato l'attività della sua Fondazione per la Comunicazione con un ritorno sugli schermi televisivi della Germania, in un video, che lo riprendeva al lavoro, seduto alla sua scrivania in Vaticano.
L'attacco virale partito ad ottobre, ha bloccato la sua libertà di movimento e di comunicazione, nei mesi invernali. Ora, a seguito del suo recente, decisivo viaggio in Germania, è tornato in piena attività, senza maschera e senza mascherine, con le risultanze istruttorie di programmi dettagliati di crisi sanitaria ed economica, pronti a schiacciare il mondo.
La società civile alzi la guardia, in autunno potrebbe, ormai, essere troppo tardi per esercitare i diritti costituzionali.
Le malattie e la morte si affrontano, continuando a vivere pienamente.
I governi incapaci e autoritari si rovesciano, rifiutando lo sgomento e il terrore, che incutono.
Niente e nessuno deve mai poter fermare la vita di un Paese. L'esercizio delle attività democratiche e costituzionali, la produttività economica e l'amministrazione della Giustizia sono priorità assolute per vivere.
A giudicare dal silenzio degli aggiornamenti, che si sono fermati, dopo questi ultimi della notte, la sensazione è che l'ira di Dio stia veramente mettendo a ferro e fuoco il Vaticano anticristico, come preannunciato ieri dal Post.
E l'assalto della cavalleria online dei fedeli seguaci del Pontefice universale, guidati dal prof. Giuliano Di Bernardo continua inarrestabile, contando sulla mobilitazione di un esercito di miliardi di utenti, iscritti alla Piattaforma, voluta da Papa Ratzinger per le attività di informazione e coordinamento.
Lo "scisma sommerso", che serpeggia nella chiesa, di prospettiva, ormai, ne ha solo una: la manifestazione finale della giustizia divina. Biblicamente detta, "Apocalisse".
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