LA SINDROME DA ELETTROSMOG È UNA INVALIDITÀ: Interrogazione Parlamentare per chiedere tutele - di Oasi Sana


“Malgrado i ripetuti solleciti, in Italia tutto tace, in un ordinario scarica barile, in cui nessuno è responsabile e tutti si girano dall’altra parta. Ad oggi, per assenza di competenze, lo stesso Osservatorio ha rimandato la questione al Ministero dell’ambiente. E così a lui ci siamo rivolte, io e la collega Veronica Giannone, per sapere quali iniziative il Governo intenda adottare affinché l’Osservatorio possa elaborare politiche nazionali a tutela dei disabili elettrosensibili“. Con queste parole diffuse a mezzo social, l’On. Sara Cunial riporta l’elettrosensibilità al centro del dibattito parlamentare, con un’interrogazione presentata alla Camera dei Deputati e diretta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per tutelare i malati dell’Era Elettromagnetica nel riconoscimento della disabilità, caduto nel vuoto, o meglio nel più classico scarica barile burocratichese all’italiana, il primo tentativo dalla Rete No Elettrosmog Italia e dell’Associazione Italiana Elettrosensibili con l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
L’interrogazione parlamentare Cunial-Giannone (Gruppo Misto) arriva pochi giorno dopo la promessa fatta in provincia di Potenza ad un malato grave di elettrosensibilità dal Ministro degli esteri Luigi Di Maio, con l’ex vice premier informalmente impegnatosi a sollevare il problema col dicastero della salute di Roberto Speranza.
Di seguito, ecco il testo integrale dell’interrogazione parlamentare presentata il 4 Dicembre 2019, assegnata alla Commissione Affari Sociali di Montecitorio.

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:
alcune persone hanno problemi di salute se si trovano nelle vicinanze di sorgenti di campi elettromagnetici. Il fenomeno è noto, come elettrosensibilità a campi elettromagnetici (Ehs);
l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), con il promemoria 296/2005, riconosceva i problemi di salute delle persone interessate da Ehs, suggerendo che questi sintomi fossero complessivamente indicati come intolleranza idiopatica ambientale con attribuzione ai campi elettromagnetici;
per l’Oms, l’Ehs è caratterizzato da una varietà di sintomi non specifici che differiscono da individuo a individuo. I sintomi sono certamente reali e possono variare ampiamente nella loro gravità, diventando un problema disabilitante per l’individuo interessato;
con la legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e del relativo protocollo opzionale sottoscritta dall’Italia il 30 marzo 2007, istituendo l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità;
nel dicembre 2000 il Nordic Council of Ministers a Oslo ha pubblicato il documento «The Nordic Adaptation of Classification of Occupationally Related Disorders (Diseases and Symptoms) to ICD-10», identificando l’elettrosensibilità come «electromagnetic intolerance» (El-allergy) ai codici ICD-10 R68.8 e T78.8 oggi W90;
il 2 aprile 2009 è stata approvata la risoluzione del Parlamento europeo n. 2008/2211 (INI) che al punto 28 invita gli Stati membri a seguire l’esempio della Svezia e a riconoscere le persone che soffrono di elettro-ipersensibilità come disabili;
nel 2011 il Consiglio d’Europa con la risoluzione 1815 (2011) chiede al punto 8.1.4 di prestare «particolare attenzione alle persone “elettrosensibili”»;
risulta all’interrogante, in risposta al parere sull’elettrosensibilità, richiesta da «Rete No Elettrosmog Italia», che l’Osservatorio abbia rimandato la questione al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per assenza di competenze;
l’Associazione italiana elettrosensibili riunisce esperti di diversi settori e genitori di bambini che hanno manifestato sintomi dell’elettrosensibilità –:
quali iniziative il Governo intenda adottare affinché l’Osservatorio possa elaborare politiche nazionali a tutela dei disabili elettrosensibili, attuando le indicazioni europee, per l’eliminazione delle barriere all’accessibilità legate ai campi elettromagnetici, consentendo alle persone elettrosensibili di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, dando attuazione in tal senso all’articolo 3, comma 5, lettera e), della legge n. 18 del 2009;
se non ritenga necessario adottare le iniziative di competenza per integrare il comitato tecnico-scientifico, di cui all’articolo 3 del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 167 del 6 luglio 2010, con due membri delle associazioni di rappresentanza degli elettrosensibili, riconoscendo, altresì, i medesimi codici ICD-10 attributi dal Nordic Council of Ministers.
Fonte: Oasi Sana

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