DIARIO DELLA CRISI: La Germania manovra apertamente contro l'Italia, i sindaci italiani ammainano la bandiera Ue - di Simonetta Leopardi


Il Governo tedesco si sta mobilitando apertamente contro l'Italia e attacca sul fronte economico.
Il 1 aprile, la Commerzbank ha diffuso una Nota sui debiti sovrani degli Stati, consigliando agli investitori di vendere i Buoni del Tesoro italiani, e spiegando che in autunno è prevista l'azione delle agenzie di rating, che ridurranno i titoli italiani di debito pubblico a "spazzatura".
E in prospettiva del declassamento annunciato, - che le agenzie di rating sono pronte a scaricare sull'economia italiana - l'analisi della Commerzbank orienta i mercati verso un movimento preparatorio, di investitori che chiudono le posizioni sui titoli di Stato italiani, visto anche che molti investitori istituzionali con tali previsioni non possono proprio più tenerli in portafoglio, per statuto o per prassi.
E proprio per questi motivi, la stessa Commerzbank ha smesso il 18 marzo di comprare il debito italiano e ha consigliato, invece, di comprare titoli del debito francese. Non si sa mai, che così la Francia si convinca, che è più conveniente decidere di non seguire più la guida italiana in UE.

In effetti, la collocazione dei titoli di Stato italiani - avvenuta proprio il giorno prima della Nota della Commerzbank - è stata un successo: collocati titoli a medio-lungo termine per un totale di 8,5 miliardi di euro e la domanda è stata superiore all’offerta.
E, in effetti, come dice la Nota tedesca, lo scontento dei cittadini italiani e la parte di forze politiche che li segue complicano l'applicazione degli aiuti europei, anche se rivenduti e corretti con condizioni lievi, che restano comunque impopolari presso l'elettorato.
Ecco, perciò, dichiarata la guerra all'Italia con la contromisura della Commerzbank, la quale si dice certa, che l'azione delle agenzie di rating costringerà il governo italiano ad accettare le condizioni poste dal Mes per il, cosiddetto, "sostegno economico".

Certamente, si tratta di una strategia di "sostegno economico" e certamente lo è in favore della Germania stessa, le cui Banche (come quelle dei suoi satelliti) essendo nuovamente sull’orlo di una grave crisi sistemica, come ai tempi del "sostegno economico" alla Grecia, si stanno adoperando per ottenere che in una qualsiasi forma si riesca a prevedere e si sottoscriva - come ai tempi degli aiuti alla Grecia - un nuovo massiccio conferimento di risorse italiane nelle casse UE.

Così, secondo l'aureo metodo del bastone e della carota, lo stesso giorno della Nota tedesca, Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, era incaricata di tornare con le scuse in mano a pietire la partecipazione italiana alle procedure della comunità europea.
Confessando, che la (nostra) solidarietà è per loro "la più grande speranza e investimento", in una lettera ci fa sapere che, se proprio non ci sta bene di ricevere prestiti con i soldi che dovremmo dare loro per costituire un fondo prestiti, allora l'UE è disposta a riprendere a discutere le condizioni a cui concederci in donazione i soldi, che noi dovremmo dare a loro per costituire un fondo donazione.

Non hanno ancora capito.
Il nuovo gioco di società, che spopola in Italia (e anche in molta parte di Francia), è l'ammaina bandiera Ue. Partecipano i sindaci, gli amministratori locali, il vicepresidente della Camera dei deputati Rampelli, politici e organizzazioni, mentre i cittadini espongono la bandiera italiana dalle loro case e illuminano col tricolore gli edifici.
Proprio il 1 aprile, alla sede del Consiglio regionale abruzzese dell'Aquila, ammainavano la bandiera blu dell'Unione europea, per la protesta, che il presidente del Consiglio d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri aveva annunciato cosi sui social-media: "Quando l'Europa tornerà ad essere la Patria che abbiamo sognato per tutti i popoli, anche la sua bandiera in Consiglio regionale tornerà alla stessa altezza di quella Italiana".

Eppure, invece di accettare per tempo le indispensabili riforme strutturali della gestione delle sorti comuni, i tedeschi e i loro satelliti continuano a pensare a come salvarsi dal fallimento a spese dell'Italia. Così, il governo tedesco non cessa di puntare al nostro ingente patrimonio di risparmi  e proprietà privati, che coprono di gran lunga il nostro debito pubblico, nonostante gravato da interessi usurai.
Probabilmente, si fidano particolarmente della collaborazione del PD e del M5S, che hanno dichiarato che sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni, che stanno ammainando la bandiera europea nelle loro sedi istituzionali, violano la legge e che il governo deve farla rispettare. E gli eurodeputati del Pd non hanno fatto mancare la loro brava Nota di denuncia, al Ministro degli Interni, dopo il caso abruzzese.

Comunque, tanto per far capire diplomaticamente l'antifona, in risposta alla melliflua lettera di Ursula Von Der Leyen, il presidente del consiglio italiano Conte, il 2 aprile ha sottolineato: "Purtroppo, alcune anticipazioni dei lavori tecnici che ho potuto visionare non sembrano affatto all'altezza del compito che la storia ci ha assegnato. Si continua a insistere nel ricorso a strumenti che appaiono totalmente inadeguati rispetto agli scopi che dobbiamo perseguire".
Divenuta chiara, di certo ai mercati finanziari, la dichiarazione di guerra del Governo tedesco all'Italia e la ferma risposta del Governo italiano alle intimidazioni tedesche, il 3 aprile si registra la perdita in Borsa di 16 miliardi di risparmio italiano.

Al momento della pubblicazione della Nota con cui la Commerzbank ha attaccato gli interessi economici italiani, la reazione dello Stato italiano si è limitata ad un post di denuncia di possibili "danni economici giganteschi", scritto dal Viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni. 
Si impone, ora, (prima che i danni giganteschi avvengano) al Governo italiano la necessità vitale di proteggere tempestivamente il patrimonio nazionale e di garantire urgentemente la difesa essenziale, procedendo ad attuare al più presto il piano di emissione della moneta e il Programma nazionale per il sostegno economico, sociale e sanitario della popolazione italiana. 
Con la partecipazione di tutte le forze parlamentari, il Premier Conte si presenti alla prossima riunione della UE con una lettura chiara delle posizioni tedesche ed europee, prese in questi giorni, e delle loro gravi conseguenze economiche per l'Italia: nelle presenti circostanze di emergenza economoco-sanitaria, paesi che dovrebbero essere gli alleati, come la Germania e la unione europea, si schierano apertamente a nostro danno, o si eclissano dietro discussioni e procedure trappola, approfittando della nostra disponibilità e pazienza, per bloccare le nostre capacità di reazione e intanto procurarci attivamente ingenti danni; ciò equivale ad una dichiarazione di guerra aperta.
E a seguito di ciò, concluda: "Il popolo italiano, che mi onoro di rappresentare, e il suo Parlamento con me, esige in questo frangente che ogni sua risorsa, ogni suo bene, ogni sua struttura e organizzazione siano impiegati nella difesa degli interessi e dei bisogni della nazione, per cui abbandoniamo ogni vincolo comunitario e procediamo, da ora in poi, in piena autonomia e indipendenza, per riservare il trattamento da amici agli amici e per difenderci adeguatamente dai nemici."

Inoltre, penso che non si possa lasciare nulla di intentato, prima che il tragico piano di guerra economica, messo in atto dal governo tedesco contro l'Italia, abbia il tempo di dispiegare i suoi effetti letali sul nostro patrimonio, pertanto chiedo - anche a nome di milioni di persone, che mi seguono sui social-media - a Papa Ratzinger di intervenire ora pubblicamente

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PETIZIONE POPOLARE A PAPA BENEDETTO XVI
Per la proclamazione del NUOVO ORDINAMENTO giuridico di CONFEDERAZIONE DEI POPOLI, da lui preparato, che ha la finalità di proteggere la Biosfera e la salute e il benessere dei cittadini.
La Pagina dedicata.
Fai circolare le informazioni! 

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