Rete 5G… un forno a microonde attorno a noi ? - di Roberto Ostinelli


L’evidenza clinica, che le radiazioni a radiofrequenza siano dannose per la vita è già schiacciante. Danni al DNA e alle cellule e ai tessuti degli organi in un’ampia varietà di piante e animali. 

L’anno scorso, 2018, fu indetta una petizione negli USA, indirizzata all’ONU, all’OMS, all’UE, al Consiglio d’Europa e ai governi di tutte le nazioni per fermare lo sviluppo della Rete 5G . Al 29 marzo 2019 è stata firmata da 64.000 persone, tra cui 10 scienziati di varie nazioni.

L’evidenza che le radiazioni a radiofrequenza siano dannose per la vita è già schiacciante.
L’evidenza clinica accumulata negli studi epidemiologici su esseri umani, e prove scientifiche sperimentali di danni al DNA e alle cellule e ai tessuti degli organi in un’ampia varietà di piante e animali, hanno portato l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS (AIRC) a definire le onde elettromagnetiche, 3G e 4G pericolose per la salute, soprattutto se le antenne sono tenute in prossimità del corpo.
Lo stesso preavviso negativo è sostenuto da tutta una serie di istituti di ricerca anche per le onde millimetriche del 5G, microonde devastanti per la natura intera.

Per poter usare questa tecnologia di prossimità saremo costretti ad avere una densità di ripetitori e antenne al suolo perché la rete di copertura è molto più limitata in altezza. Saremo quindi tutti irradiati da una sommatoria multipla e cumulativa, che spingeranno attraverso riforme di leggi, progressivamente ad innalzare il limite del campo elettrico nell’aria dagli attuali 5-6 V/m fino addirittura a 60 V/m…

La lobby dell’industria delle telecomunicazioni wireless sta costruendo una politica negazionista che serve a smontare le preoccupazioni scientifiche, e soprattutto spianare la strada a cambiamenti dei disegni di leggi per favorire l’espansione e il potenziamento delle rete 5G.

Ci sono voluti 20 anni prima che OMS arrivasse a pubblicare un rapporto della pericolosità dell’uso dei cellulari in prossimità di organi sensibili a seguito delle radiazioni a radiofrequenza che generavano un aumento chiaro della temperatura dei tessuti cerebrali. La correlazione con aumento di tumori è oggi anche un dato di fatto.
E questo pressing semplicistico a confutare gli allarmi provenienti da numerosi istituti governativi a protezione della popolazione da radiazioni non ionizzanti serve per creare disinformazione e confusione, così da permettere il lancio della nuova tecnologia.

La struttura operativa è già in corso di messa in opera in varie parti dell’Europa, e le compagnie di telecomunicazione che hanno già investito miliardi di dollari in questa tecnologia, stanno contrattando con gli stati l’installazione di questa tecnologia. Ad esempio con l’uso sempre più diffuso di lampioni LED/Wi-Fi che sono predisposti proprio a questa prossima attivazione. Il futuro è poco roseo, perché oltre a milioni di nuove stazioni base di rete 5G sulla terra, e 20.000 nuovi satelliti nello spazio, faranno parte dell’Internet of Things (IoT) entro il 2020 circa 200 miliardi di oggetti trasmittenti, e secondo le stime, un trilione di oggetti pochi anni dopo.

Al fine di trasmettere l’enorme quantità di dati richiesti per l’IoT, la tecnologia 5G utilizzerà onde millimetriche, e in un contesto urbano dovranno essere installate stazioni base ogni 100 metri, perché le onde millimetriche sono trasmesse male attraverso il materiale solido. A differenza delle precedenti generazioni wireless, in cui una singola antenna trasmette su una vasta area, le stazioni di base 5G e i dispositivi relativi avranno antenne multibeam, disposte in “phased array” che funzionano insieme in tutte le direzioni.
Saremo quindi come un pollo che cuoce in un forno a microonde!

Le frequenze utilizzate per la comunicazione 5G saranno tra i 10 e 300 Ghz e queste onde millimetriche sono particolarmente interferenti con il corpo umano.

Ci sono studi biofisici che da almeno 20 anni hanno dimostrato che l’uomo emette biofotoni a vari spettri di frequenza. E uno di questi è proprio questa banda tra i 30 e 100 GHz! Ci sono studi datati inizio anni ’90 che hanno mostrato usando una tecnologia con particolari cristalli detti diodi di Gunn (arseniuro di gallio) che il corpo è soggetto a emissione di particolari frequenze in microonde millimetriche.
Le frequenze del sistema circolatorio sono state evidenziate tra 40-43 Ghz, mentre tra 52-57 GHz ci sono frequenze modulative del tessuto linfatico e la matrice extracellulare, infime 57-63 Ghz invece per il sistema endocrino.

È abbastanza evidente il pericolo, con cui queste frequenze della tecnologia 5G possano pesantemente interferire con le forme di comunicazione elettromagnetica cellulare, soprattutto nelle modulazioni del sistema neurovegetativo, immunitario e circolatorio: ossia si verificherà un caos comunicativo intercellulare che di sconnetterà mente e corpo, interferirà con gli equilibri armonici di risonanza e coerenza cellulare.

È drammatico dunque pensare che per potenziare la comunicazione interpersonale virtuale digitale distruggeremo la comunicazione interiore tra le nostre cellule, e tra quei delicatissimi equilibri che regolano la nostra mente con il corpo.
Stiamo giocando pericolosamente con le nostre vite!
È il momento di fermarsi e pensare …

Fonte: robertoostinelli.com

"Perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza;  le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte." (Bibbia, Libro della Sapienza 1,13)
LEGGI IL POST CON LA PETIZIONE A PAPA BENEDETTO XVI 

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